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· Legge n. 311 del 30 dicembre 2004
· DECRETO MINISTERIALE 12 NOVEMBRE 2004, PROT. N. 109 / 2004

Realizzare un CD della propria banda


Premessa

Realizzare un CD della propria banda, una registrazione di buona qualità che permetta di portare la propria musica nelle case di amici, conoscenti, appassionati, dei propri fans insomma, fino a qualche anno fà poteva essere un'impresa insormontabile, soprattutto considerando il fatto che l'attrezzatura necessaria era a disposizione di poche persone che potevano permettersi apparecchiature specializzate, o scontrandosi con i costi talvolta proibitivi proposti dalle poche realtà operanti in questo settore.
Ma oggi, con l'aiuto della tecnologia e grazie al calo dei prezzi di molte attrezzature, e soprattutto grazie all'aiuto di un personal computer, o addirittura di un pc portatile, è possibile realizzare una registrazione, anche dal vivo, di qualità abbastanza buona.
Cosa serve? Basta poco: qualche centinaio di euro, tanta buona volontà, e magari questa piccola guida, che ha lo scopo di incoraggiare le bande a lasciare una traccia (o meglio, una decina di tracce, la cosiddetta "tracklist") del proprio operato, e che potrà sicuramente dare grandi soddisfazioni a lavoro ultimato.
Vi abbiamo incuriosito? Bene! Ciancio alle bande... pardon, bando alle ciancie e procediamo con i

Preparativi
La prima cosa da fare è sicuramente quella di riunirsi tutti: musicisti, Direttore, Direttivo e gli eventuali aiuti esterni possono parlare dell'imminente registrazione: ci si può confrontare sulla scelta dei brani, basandosi ad esempio sia sui brani di repertorio, la cui preparazione è già stata affrontata e che necessitano soltanto di un ripasso, sia su nuovi brani che coinvolgano comunque gli esecutori e che siano adatti alle loro capacità musicali.

Sarà necessario approntare un calendario per la preparazione, che dovrà essere nè troppo breve (per non compromettere la qualità esecutiva della registrazione), nè troppo lunga (perchè creerà solamente delle tensioni che non hanno ragione d'essere). La registrazione dovrà essere un'attività intrapresa con entusiasmo, passione, e coinvolgimento da parte di tutti i musicisti: teniamo quindi sempre presente la funzione educativa e di socializzazione che deve svolgere ogni banda musicale.

Un altro spunto per una discussione è rappresentato dalla scelta dell'ambiente: auditorium o teatri, ad esempio, hanno sicuramente un'ottima acustica; al contrario delle palestre, che invece "rimbombano". E' necessario quindi chiedere un piccolo aiuto in tal senso, supponendo che la banda non potrà certo riunirsi nell'auditorium della propria città per registrare, senza aver chiesto il permesso a chi di dovere.

L'appassionato di grafica (in ogni banda ce n'è qualcuno) potrà da subito pensare al layout di copertina, retro e etichetta adesiva sul CD, magari facendosi dare una mano per la scelta di foto, colori, fonts, ecc. Da non trascurare gli sponsors della banda, che magari per questa occasione particolare possono darvi una mano ulteriore, in cambio dell'inserimento dei loro loghi, recapiti, indirizzi e-mail e web, ecc.

L'ultima cosa, e più importante: il fonico, che si occuperà in prima persona della registrazione. Chiedere a qualche appassionato di collaborare non dovrebbe risultare un problema, ma certo non ci si improvvisa fonici dall'oggi al domani: per fare questo mestiere occorrono anni di studio ed esperienza, e certo non basta disporre dell'attrezzatura adeguata (diffidate quindi da chi non ha un titolo di studio adeguato, o almeno un'apposita qualifica).

Noi abbiamo chiesto aiuto a Franco Poggiali, dello studio di registrazione "Artestudio53" di Sesto Fiorentino (FI), che ha gentilmente preparato, per BandaMusicale.it, un articolo completo ed esauriente sulla registrazione, sull'utilizzo e il piazzamento dei microfoni (tecnica di ripresa), e che tipo di attrezzatura è più adatta per la registrazione.
Quindi, passiamo volentieri "la linea" all'amico Franco e alla sua guida

Registrazione con tecnica di microfonaggio stereofonica

Introduzione
Questa piccola guida non ha certo la pretesa di descrivere tutte le tecniche di registrazione stereofoniche, ma è solo un piccolo aiuto per cercare di realizzare registrazioni casalinghe ascoltabili, utilizzando un'attrezzatura dal costo limitato.

La tecnica di ripresa stereofonica utilizza 2 microfoni uguali (o un microfono stereo) distanziati dalla sorgente sonora, ed è spesso preferita nella musica classica alla tecnica di multimicrofonaggio (molti microfoni vicini agli strumenti).

Utilizzare questa tecnica può essere vantaggioso per diversi motivi :
1) è più economica (servono solo 2 microfoni);
2) è più veloce nell'installazione dei microfoni;
3) un buon posizionamento dei microfoni ricostruisce bene la posizione spaziale dei vari strumenti dell'organico nel riascolto stereofonico (se si utilizza una ripresa con più microfoni bisogna poi ricostruire le posizioni panoramiche attraverso il mixaggio);
4) Consente una ripresa naturale del suono (riverbero);
5) non viene alterato il bilanciamento di volume tra i vari strumenti.

Non si ottengono, con questa tecnica, quei suoni spesso comuni nella musica pop o rock, molto presenti e brillanti ottenuti avvicinando i microfoni ai singoli strumenti con la tecnica multimicrofonica.
Non si possono neanche alterare i volumi o la posizione stereofonica (panpot) successivamente alla registrazione (mixaggio): per questo occorrerebbe una registrazione mulitraccia utilizzando molti microfoni e possibilmente sale di ripresa diverse per ogni sezione.

Attrezzatura
A) Innanzitutto 2 buoni microfoni
La scelta è veramente vastissima e dipende in gran parte dal budget a disposizione; comunque sono da preferirsi due microfoni direzionali a condensatore con pattern polare cardioide. I microfoni devono essere identici. In alternativa (ma di solito più costoso) potete utilizzare un microfono stereo.
Si può provare, in mancanza di altro, a registrare anche con due buoni microfoni dinamici, ma scegliete necessariamente due microfoni professionali.
Non sarebbe male avere a disposizione un terzo microfono per alcuni tipi di ripresa, ma questo implica una scheda audio con più di 2 ingressi e/o un mixer, aumentando inevitabilmente la spesa per l'attrezzatura.
Le marche di riferimento sono AKG, Sennheiser, Neumann, Shure, che producono i migliori (ma anche molto costosi) microfoni sul mercato.
Potete però rivolgervi verso marche meno rinomate, che comunque producono buoni prodotti a prezzi assai più bassi. Ecco qualche esempio:
1) Samson C02
2) MC02 - Pencil Condenser Microphone
3) M-AUDIO Pulsar
4) Rodes


 
 
 
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