Banda Sociale di Cavedine |

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L'atto di fondazione della Bandina Sociale di Cavedine risale al 1892, dato ricavato non già dal documento ufficiale, purtroppo mancante, ma dalla ricostruzione effettuata a partire da fonti scritte successive.
La creazione di un'associazione culturale-ricreativa di questo tipo richiese un notevole sforzo finanziario del quale si fece carico l'intera comunità. Il primo nucleo bandistico vide come Presidente Demetrio Travaglia, mentre la direzione artistica fu affidata al socio fondatore Carlo Travaglia. Nei suoi primi anni di attività la bandina di Cavedine, partecipò attivamente alla vita della comunità accompagnando con la sua musica sagre paesane, processioni e, come alcune vecchie foto documentano, anche concerti per privati benestanti.
Di quel periodo é la partecipazione della banda al "Giubileo Hoferiano" tenutosi ad Innsbruck il 28 agosto del 1909, la prima delle grandi uscite che l'associazione avrebbe svolto nella sua storia ultracentenaria.
Durante il corso del primo conflitto mondiale l'attività associazionistica della banda venne forzatamente interrotta, per riprendere con gradualità negli anni del dopoguerra. I problemi politico-economici legati al periodo post-bellico e soprattutto l'emigrazione ridimensionarono l'attività della banda; nonostante tutto fu proprio in quegli anni di crisi che l'associazione perse la primitiva denominazione di "bandina" a favore dell'ancor oggi in uso "Banda Sociale di Cavedine".
Le prove, concentrate durante la stasi agricola, servivano per rinnovare il repertorio, costituito prevalentemente da marcette ed inni patriottici; non mancava però qualche saggio impegnativo con brani di musica operistica.
Il buon andamento dell'attività musicale dipendeva, oltre che dall'impegno dei musicisti, dalla capacità del maestro di saper cogliere il meglio da ciascuno di loro. Ed è per l'importanza che questa figura riveste nell'ambito del sodalizio che è bene ricordare tutti i maestri che hanno contribuito a far crescere questa nostra realtà: dal già citato Carlo Travaglia a Adriano Bortolotti, Aldo Pasolli, Remo Bortolotti (rimasto in carica più di vent'anni), Paolo Bertè, Roberto Giuliani, Andrea Loss, Paolo Cimadom e ultimo, ma solo in ordine di tempo, Roberto Garniga.
Oltre all'aspetto musicale, va sottolineato anche quello, altrettanto importante, inerente l'immagine: nel corso della sua storia la banda vide l'alternarsi di ben cinque divise.
Le prime avevano il cappello piumato poiché si ispiravano, e non poteva essere altrimenti visto il periodo, alla tradizione austriaco-tirolese.
Con l'avvento degli anni sessanta la fase di stanca dell'associazione sembrò riflettersi anche sulla divisa che per oltre un decennio si limitò al solo berretto.
Successivamente si ritornò alla divisa completa di taglio diverso e distante dal modello originale.
La divisa attuale é stata rinnovata in occasione del centenario di fondazione e volutamente richiama molti aspetti della tenuta originaria a testimonianza della propria lunga storia.
L'ultimo decennio è stato caratterizzato da importanti cambiamenti in seno al direttivo e da un progressivo e costante miglioramento della qualità e dell'esecuzione di un rinnovato repertorio; infatti dopo oltre vent'anni di presidenza di Silvano Marcantoni, nel 2002 al vertice dell'associazione è subentrato Fabio Comai, mentre l'aspetto musicale è stato affidato dal 2007, all'esperto Maestro Paolo Cimadom.
Oggi la Banda Sociale di Cavedine può vantare un organico numeroso e di qualità, un rinnovato parco strumenti e un vasto repertorio che spazia dai brani originali per banda alle moderne colonne sonore ed ai pezzi classici, senza dimenticare le tradizionali marce da sfilata.
Merito dei responsabili della Banda è anche quello di aver saputo valorizzare le leve giovanili, organizzando corsi di formazione musicale in collaborazione con la scuola musicale di Arco, consci del fatto che la banda svolge un ruolo di educazione ma anche un momento di amicizia e di ritrovo.
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