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Associazione Complesso Bandistico "Petiliana" Delia |
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La tradizione musicale e bandistica deliana vanta una storia ultracentenaria, infatti pare che il corpo bandistico a Delia si venne formando intorno alla metà del diciannovesimo secolo visto che, già nel 1860, alcuni musicisti locali si recarono in Contrada “Grotta Rossa” ad accogliere Garibaldi seguendolo poi fino a Enna.
Fondatore di questa realtà fu, di ritorno dal servizio militare dove apprese le nozioni elementari della musica, il maestro Angelo Talluto. Da allora la banda a Delia è sempre esistita nonostante le due guerre mondiali, nonostante i continui flussi migratori, e il suo nome per oltre un secolo è rimasto legato alla famiglia Talluto.
Infatti, oltre al fondatore Angelo Talluto, prima i figli Isidoro, Calogero e Luigi, quindi il discendente Angelo, hanno guidato il complesso bandistico fino al 1975. Dopo il ritiro di quest’ ultimo si ruppe la tradizione “tallutiana” e la banda venne affidata al maestro Giovanni Marengo. Così il giocattolo si ruppe e nel dicembre 1977, a causa di alcuni dissidi con la dirigenza, Filippo Borzellino, Totò Montebello e Paolo Riccobene, seguiti da un gruppo di diciassette musicanti, formarono l’ attuale Corpo Bandistico “Petiliana”, mentre la vecchia banda nel giro di pochi anni cessò di esistere.
Nella neonata realtà vennero coinvolti, per prepararne i componenti, i maestri Gioacchino Farruggio e Giuseppe Galiano che ancora oggi guidano questa importante realtà locale. Nel corso di questi trenta anni la realtà musicale deliana è cresciuta sia numericamente, infatti ne hanno fatto parte negli anni oltre 140 elementi mentre oggi può contare su oltre 50 musicanti, sia qualitativamente, come dimostrano i riconoscimenti conseguiti negli anni e l’ attuale presenza in essa di cinque diplomati. Inoltre dall’ agosto 2002 è presente anche la figura del presidente onorario Lillo La Verde, un signore emigrato tanti anni or sono in Venezuela e richiamato spesso a Delia dal suo amore per la musica e la banda, cui è stato vicino tanto da meritarsi questo riconoscimento.
Dopo anni passati ad esibirsi in giro per la Sicilia, nel 2007 l’Associazione Complesso Bandistico “Petiliana” ha avuto anche l’ onore e il privilegio di recarsi ed esibirsi in Canada per la numerosa comunità deliana presente oltre oceano, e un ruolo fondamentale nella realizzazione di questo “Ponte sinfonico sull’oceano” è stato ricoperto dalla nota poetessa deliana Lina Riccobene che ha curato e redatto progetto e programma e che è stata nominata “madrina” della banda. ;La trasferta transoceanica si è svolta a cavallo tra l’ agosto e il settembre 2007, mentre nel novembre è stato festeggiato il trentennale dalla fondazione alla presenza di ottanta tra attuali ed ex componenti della banda che si sono radunati e hanno suonato per le vie del paese e si sono poi ritrovati, dopo il concerto in Chiesa Madre, in un noto ristorante locale dove sono stati premiati tutti i componenti che hanno scritto e continueranno a scrivere le pagine della storia del Corpo Bandistico “Petiliana”.
L’8 settembre 2010 la storia dell’Associazione complesso bandistico “Petiliana” ha scritto la sua pagina più nera con la scomparsa del maestro Giuseppe Galiano, portato via all’età di 66 anni da un male incurabile. La morte del maestro Galiano è stata un duro colpo per i musicanti, legati da un legame viscerale a quello che è sempre stato il loro ”padre” musicale e un grande amico. Ma il maestro Galiano continua a vivere nei cuori dei suoi musicanti, continua a vivere insieme alla sua banda che, nel giorno dell’anniversario della morte, ha voluto dedicargli e intitolargli la sala prove.
Altra pagina storica la partecipazione al pellegrinaggio a Roma e all’udienza del Santo Padre Benedetto XVI alla gente dello spettacolo viaggiante, circensi, fieranti, artisti di strada, bande musicali e madonnari organizzato dall’Anbima tra il 29 novembre e l’1 dicembre 2012. Accompagnati dalla madrina Lina Riccobene e dalla guida spirituale della banda don Carmelo Carvello, la banda è stata accolta a Roma dal presidente onorario Lillo La Verde, giunto nella capitale appositamente per l’occasione dal Venezuela.
Il 29 novembre i musicanti deliani hanno partecipato alla Santa Messa nella Basilica di San Pietro presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, che è stata concelebrata anche da don Carmelo Carvello. Quindi alle 20 sono stati protagonisti, nonostante un po’ di pioggia, della festa e dello spettacolo musicale in piazza del Popolo dove hanno suonato le musiche tipiche di Delia, dalle “ninnareddre” natalizie alla musica dell’ “Incontro” di Pasqua riscuotendo tanti apprezzamenti, tra gli altri dai responsabili dell’Anbima e dai tanti presenti tra cui tanti deliani che vivono a Roma e dintorni. Giorno 30, dopo la sfilata in Viale della Conciliazione, insieme ad altre 40 bande, i musicanti deliani hanno preso parte all’udienza pontificia nell’aula Paolo VI dove hanno ricevuto la benedizione del Santo Padre e, proprio in chiusura, mentre il Papa stava andando via, hanno cominciato a suonare le note dell’ “Incontro”, accompagnato dall’applauso ritmato dei circa 7000 presenti, richiamando l’attenzione del Papa voltatosi, prima di abbandonare l’aula, per “ringraziarli” col suo saluto.
In occasione dell’udienza pontificia, la banda di Delia, ha fatto pervenire al Papa alcuni doni, tra cui li “cuddrireddri”, un quadro realizzato dall’artista Totò Montebello, ex musicante, raffigurante il castello normanno e le cinque chiese locali, su cui tutti i musicanti hanno apposto le loro firme, un bassorilievo realizzato da Giuseppe Emanuel Stagno, anche lui musicante, e diversi libri su Delia donati da Lina Riccobene, il sindaco Calogero Messana, il dottor Angelo Carvello, appassionato storico, e dal comitato San Francesco. |
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