Società Filarmonica Venausina |

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Venaus,
piccolo paese di 1000 abitanti ai piedi del Rocciamelone, a
50 km da Torino, posto sulla cosidetta strada reale, antica
via di salita verso il valico del Moncenisio e quindi la Francia,
da oltre duecento anni vanta la sua Banda Musicale.
Dagli archivi della biblioteca comunale di Torino si rileva
cha la prima spontanea formazione fu fondata nel 1790 e fosse
composta da quindici elementi, mentre, almeno in forma ufficiale,
non era ben definita la figura del Maestro.
Intorno al 1910 la predisposizione dei Venausini verso la musica,
fece sì che, per un certo periodo, esistessero addirittura
due Bande Musicali: quella tradizionale composta per lo più
da elementi di navigata esperienza musicale ed "anagrafica"
e quella creata da un giovane musico che riunì con sé
altri giovani intraprendenti. Nel volgere di alcuni anni le
due compagini misero da parte le loro rivalità e riuscirono
a sintonizzare armonie ed intenti cosi la banda dei "giovani"
ebbe il sopravvento e accorpò l'altra formazione ormai
composta di pochi elementi anziani.
Attualmente la Società Filarmonica presenta un organico
di circa 70 elementi, con una numerosa presenza di giovani,
e dal 1992 la direzione artistica è stata affidata al
Maestro Carlo Campobenedetto.
Oltre all'attività concertistica, con repertorio che
spazia da brani originali per banda a trascrizioni di musica
classica e colonne sonore di film, la Società Filarmonica
Venausina nelle circostanze più solenni accompagna le
festose evoluzioni degli Spadonari sul sagrato della chiesa:
conosciuta come uno dei momenti più singolari del folklore
delle Alpi Cozie la Danza della Spada di Venaus si ripete ciclicamente
ogni anno con gesti precisi celando il suo significato rituale.
L' arte della danza è ereditaria e si tramanda nelle
famiglie che hanno per così dire il privilegio da padre
in figlio. Gli Spadonari sono quattro e il loro costume è
costituito dal corpetto di velluto chiuso sul davanti da nastri
colorati e ornato con frange e ricami, da camicia e guanti bianchi,
pantaloni e scarpe nere, dal vistoso copricapo fiorito da cui
partono lunghi nastri colorati che scendono lungo la schiena,
e dalla spada ricurva lunga circa un metro e mezzo. |
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