Corpo Musicale Santa Cecilia Druento |

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La fondazione
del gruppo risale al 1837, con il nome di Società Filarmonica;
i fondatori sono stati Domenico Pairolero, Vittorio Bonaglia
e Antonio Cortese, sotto la guida del "capo musica" Antonio
Manfrino. La banda partecipa alla vita sociale e religiosa del
paese, in particolare nel 1848 la Filarmonica accompagna una
numerosa delegazione druentina alla grandiosa festa che si svolge
a Torino per la proclamazione dello Statuto da parte di Carlo
Alberto.
Nel 1921, passato il turbine della guerra e la grave epidemia
di febbre spagnola, il gruppo di musici si riorganizza sotto
la guida di Giovanni Silvestro e la direzione del maestro Giuseppe
Airola, ed assume il nome di Corpo Musicale "Santa Cecilia".
Nel 1932, l'abile spirito organizzativo di Giovanni Silvestro
viene premiato con l'elezione a maestro, carica che reggerà
fino al 1969. Durante questo periodo, la banda raggiunge traguardi
soddisfacenti, fino a divenire motivo di prestigio per i druentini,
che la ribattezzano familiarmente "La Mùsica". Attraverso numerose
difficoltà ed a prezzo di personali sacrifici, il C.M. Santa
Cecilia sopravvive ai momenti più duri della storia d'Italia,
quali la dittatura fascista, la II guerra mondiale e la resistenza,
ribadendo fermamente, a costo di temporanee sospensioni delle
attività, la propria natura apolitica.
Nel 1945, terminata la guerra, la banda riprende alacremente
le proprie attività, animando manifestazioni civili, religiose,
feste e balli, ed accompagnando i concittadini defunti verso
l'ultima dimora terrena. I musici ottengono così la stima delle
autorità locali e di numerosi benefattori, che manifestano il
proprio consenso con offerte e donazioni, grazie alle quali
viene edificata ed inaugurata l'attuale sede sociale.
Nel corso degli anni sessanta la banda cresce numericamente
e qualitativamente sotto la guida dei maestri Giovanni Silvestro,
Bartolomeo Vietti, Carlo Monfrino e Giacomo Pagliero.
Nel 1972 il sodalizio aderisce all' A.N.B.I.M.A., con l'organizzazione
di corsi d'orientamento musicale di tipo bandistico, grazie
ai quali, nel 1975 entrano a far parte dell'organico oltre trenta
allievi, di cui numerose presenze femminili.
Nel 1984, a seguito delle dimissioni per motivi di salute del
maestro Pagliero, viene designato a ricoprirne il ruolo il giovanissimo
Matteo Silvestro (21 anni), suo allievo ed iscritto al Conservatorio
"G. Verdi" di Torino. Tocca a lui affrontare il non facile ricambio
generazionale, introducendo un repertorio più moderno ed attuale.
Nel 1989, in seguito alla prematura e tragica scomparsa del
maestro Matteo, la direzione artistica viene affidata alla clarinettista
Silvana Roletto, anch'essa allieva del maestro Pagliero ed iscritta
al Conservatorio di Torino. In un'epoca in cui le donne ricoprono
ancora ruoli marginali nella direzione artistica delle bande,
l'elezione a maestro di Silvana è certamente segno d'indubbia
apertura mentale del complesso bandistico druentino.
Silvana prosegue nell'adeguamento del repertorio già intrapreso
da suo predecessore, affiancando alle tradizionalissime ed immancabili
marce, brani originali per banda, arrangiamenti di musica rock,
pop, folk e latino-americana, nonché divertenti coreografie.
Gli anni novanta vedono un notevole incremento dell'organico,
ormai in gran parte formato da giovani e giovanissimi, frutto
dei corsi d'orientamento musicale e della collaborazione con
la consorella Società Filarmonica di La Cassa, con cui il C.M.
Santa Cecilia condivide oltre 15 musici.
La conseguente dinamicità del gruppo spinge la banda ad uscire
dai confini locali e nazionali, attraverso l'organizzazione
di gemellaggi e gite cultural-musicali. Fiori all'occhiello
del complesso bandistico sono infatti due concerti tenuti nel
1996 nella Repubblica Ceca, dove il CM Santa Cecilia rappresenta
l'Italia a fianco di bande tedesche, slovacche e polacche.
Altri eventi di vitale importanza nella vita dell'Associazione
sono lo scambio culturale con la Banda Civica Città di Monfalcone,
nel 1998, in cui il complesso druentino diventa protagonista
della manifestazione Monfalcone Estate e si esibisce in un concerto
a cui assistono quasi mille spettatori; la partecipazione a
due edizioni della Rassegna Bandistica delle Cinque Terre, a
Monterosso; la presenza alla 76° adunata nazionale degli Alpini
ad Aosta nel maggio 2003, in collaborazione con il gruppo Alpini
di Druento; la partecipazione nel 2004 alla Festa della Repubblica
di Torino, alla presenza del Sindaco Sergio Chiamparino e altre
importanti autorità regionali. Ulteriori occasioni di crescita
musicale e d'affiatamento tra i musici sono le molteplici gite
cultural-musicali, come quelle organizzate ad Aosta, in Val
Pellice e nelle Langhe.
E' importante segnalare la crescente collaborazione di questi
anni tra il M° Silvana Roletto ed Vice M° Linda Negro, allieva
della stessa Silvana, che inizia sotto la sua guida a dirigere
la banda in occasione di sfilate e concerti. Il comune orientamento
della Direzione Artistica e Tecnica è infatti quello di avvalersi
di collaboratori cresciuti all'interno della banda, in grado
di operare secondo i principi e le tradizioni che animano il
gruppo da oltre 170 anni. La graduale attribuzione di un ruolo
interattivo al Vice M° fa sì che la banda possa ben reagire
anche alla temporanea assenza per maternità del M° Roletto,
senza rinunciare a concerti e servizi in Druento e non solo.
Con il medesimo proposito, viene avviato alla direzione bandistica
il giovane trombettista Dario Avagnina, allievo della stessa
Silvana e studente al Conservatorio "G. Verdi" di Torino, che
entra a far parte della Direzione Artistica in qualità di "Capo
Banda", a supporto del M° e del Vice M°. L'impegno, il talento
e l'ambizione alla professione di musicista del giovane Dario
fanno sì che nel 2006 gli venga affidata la carica di M°, quale
degno successore di Silvana, ormai assorbita dagli impegni lavorativi
e dall'intenso, ma oltremodo appagante, ruolo di mamma.
La prima sfida del M° Avagnina è la preparazione del concerto
a Rivignano, in provincia di Udine, dove il C.M. Santa Cecilia
sancisce il gemellaggio con la banda musicale locale "La Primavera".
L'esibizione, inserita tra gli eventi dell'annuale rassegna
"Bande in piazza", riscuote un buon successo e dà avvio ad un
bel rapporto di amicizia con i musici rivignanesi, che ricambiano
la visita a settembre esibendosi in un concerto presso il borgo
druentino San Rocco, al quale partecipa un folto pubblico entusiasta.
170 anni di storia dunque, in cui si avvicendano intere generazioni
di persone con ideologie, estrazioni sociali ed esperienze di
vita differenti, accomunati dall'amore per la musica e dall'intento
di invogliare la comunità all'approfondimento della cultura
musicale, con particolare attenzione ai più giovani, che troppo
spesso si ritrovano in compagnia di apparecchiature elettroniche
ed amici virtuali, mentre potrebbero dar voce alla loro anima
attraverso l'esercizio di quell'arte sublime che è la MUSICA. |
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