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Le più
distanti eco di una formazione musicale a Cavaglio d'Agogna
risalgono al lontano 1878 quando uno sparuto gruppo di amici,
accomunati dalla passione per la musica, si unirono per suonare
insieme ed allietare così le giornate dei Cavagliesi.
Fin dai tempi più remoti, quindi, la banda musicale ha
contraddistinto un elemento di incredibile vivacità nella
vita del paese, tanto che a cavallo tra le due guerre, come
testimoniato da documenti presenti nell'archivio comunale, vi
furono contemporaneamente ben tre bande musicali.
La storia degli esordi racconta di un profondo legame con la
vita parrocchiale ed il curato: in parte perchè i primi
servizi erano principalmente di carattere religioso, ma soprattutto
perchè il sacerdote stesso rappresentava il presidente
ed il maestro del complesso musicale. Infatti dal 1908 Don Giuseppe
Tacca e dal 29 gennaio 1914 al 22 marzo 1921 Don Felice Nicola,
parroco di Cavaglietto, guidarono la filarmonica, ma fu a partire
dal 1921, avvento a Cavaglio di Don Filippo Botta, maestro della
banda fino al 1958, che si fecero evidenti i prodromi di quello
che sarebbe stata una tra le realtà più dinamiche
e coese della vita del paese.
Nel 1932 La Cavagliese, ovvero la più grande dei tre
complessi bandistici comunali, era composta da ben 34 elementi
e svolgeva concerti a Cavaglio e nei paesi limitrofi, disponendo
delle finanze raccolte durante le sue esibizioni.
Per la prima volta, all'inizio degli anni sessanta, alla presidenza
del complesso bandistico e' possibile trovare un laico, Mamante
Zoia, mentre dal 1965 la banda viene retta dal parroco Don Giuseppe
Ottina, con l'ausilio del maestro Enrico Rinaldi, che guidò
La Cavagliese fino a quando la salute lo consentì, nell'estate
del 1980.
Da quel momento Giuseppe Regalli assunse la carica di maestro
mentre, pur rimanendo Don Giuseppe Ottina presidente onorario,
la carica di presidente passò, invece, a Gianfranco Calligari.
Ma il momento di maggior crescita per la banda avviene a partire
dal 1989 quando le redini della filarmonica vengono impugnate
da Diana Barbero in qualità di maestro e Giuseppe Barbero
nel ruolo di Presidente.
Come un fiore che si schiude al sole, così la banda condotta
da un maestro giovane e capace, unitamente all'abilita' di coinvolgere
diversi giovani, svolgendo in questo modo un importante ruolo
sociale, La Cavagliese si apre ad esperienze diverse, scoprendo
tutti i meandri dell'universo musicale e cimentandosi con differenti
stili ampliando quindi il proprio repertorio.
Tutto questo è stato possibile grazie ad un miglioramento
delle capacità esecutive, reso attraverso il continuo
aggiornamento dei propri elementi con corsi di formazione musicale
e di perfezionamento, tenuti regolarmente presso la sede della
banda.
La presenza maggioritaria di giovani e giovanissimi nella filarmonica,
che rappresentano ormai il corpus dell'ensemble, ha inoltre
fatto anche in modo che il repertorio stesso de La Cavagliese
mutasse notevolmente, annoverando brani di diversi generi come
lo swing, il pop, il rock, il reggae, la musica moderna contemporanea
e, naturalmente, quella classica.
La proficua sinergia del duo Barbero ha fatto in modo che anche
gli impegni della filarmonica si diversificassero, dividendosi
tra servizi religiosi, celebrazioni pubbliche, manifestazioni
carnascialesche e concerti per le occasioni più diverse.
Tutto questo dinamismo e' realizzabile grazie all'impegno di
tutti gli elementi de La Cavagliese, una trentina, che ogni
venerdì sera si riuniscono per le prove e si prodigano
per migliorare le proprie prestazioni, godendo poi dei meritati
successi riscossi non solo nel paese stesso, ma soprattutto
con le esibizioni al di fuori dei confini comunali, che portano
la banda ad operare anche oltre i limiti provinciali. |
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