Corpo Filarmonico Cittadino di S. Angelo in Pontano |

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E' da
ritenersi una delle più antiche della provincia di Macerata
e della Marca Fermana, come dimostrano i vecchi documenti. Risulta
infatti che il 10 giugno 1843 il cardinale Filippo De Angelis,
in visita pastorale a Sant'Angelo in Pontano, venne ricevuto
in paese "fra le acclamazioni del popolo, il suono della Banda
musicale ed altre consuete dimostrazioni di devozione e di giubilo,
dal Clero e dalla Magistratura Municipale". Nel novembre 1848
la Società del Concerto deliberava di "solennizzare la Festa
di S. Cecilia" con Messa solenne e Benedizione pomeridiana alla
presenza del "corpo della magistratura".
Il 26 giugno 1849, quando a causa dei moti rivoluzionari risorgimentali
erano vietate le riunioni di gente e a Roma Garibaldi difendeva
ancora disperatamente la Repubblica, ben 17 "dilettanti di musica"
santangiolesi, componenti "il Concerto di Ottoni di questo Paese,
capeggiati dal loro maestro direttore ed istruttore Ferdinando
Gennari, richiesero a "Sua Ecc.za il Presidente della Giunta
Provisoria di Governo in Macerata la licenza di potersi tutti
insieme riunire in una Sala, affine di eseguire i musicali esercizj,
e così in circostanza di Festa poter uscire egualmente tutti
insieme tanto nel proprio Paese quanto fuori, qualora ne fussero
richiesti". Nella domanda, dati i "difficili tempi" veniva precisato
che "li suddetti Dilettanti non indossano alcuna Uniforme, o
distintivo".
La Banda di Sant'Angelo in Pontano ebbe la sua prima divisa
solo dopo l'unità d'Italia, nel 1872, quando dal Consiglio Comunale
venne deliberata l'istituzione della Società della Banda, con
successiva approvazione del relativo regolamento. Una sbiadita
fotografia di quell'anno ci ha tramandato i volti di sedici
"musicanti", quasi tutti con folti baffi e mustacchi, che spuntano
fra gli ottoni e gli altri strumenti, con in capo cappelli a
visiera con stemma. Cinque anni più tardi, e cioè nel 1877,
la Banda si era già rafforzata nelle sue file e poteva disporre
d'una sontuosa divisa con tanto d'alamari e cappello a pennacchio.
Fra i ventinove elementi raffigurati nella fotografia di quest'anno
si notano già alcuni giovani ch'erano stati allevati nelle conoscenze
musicali dall'allora maestro Stefanucci, regolarmente stipendiato
dal Comune per questo.
Fra i maestri che nel tempo hanno seguito e curato il vivaio
dei "musicanti", dopo Stefanucci, si ricordano Fantozzi, Grifi
(autore di operette), Cusopoli e, nel periodo post bellico,
caratterizzato dai grandi mutamenti economico-sociali e dallo
spopolamento del paese a causa delle migrazioni interne, Lucio
Capponi, che con passione, tenacia e sacrifici encomiabili,
ricostruì prima e riuscì poi in seguito a portare questo complesso
bandistico a traguardi prestigiosi.
A Sant'Angelo in Pontano la passione per la musica è tradizione
familiare. Spesso il figlio impara a suonare lo stesso strumento
che fu del padre e del nonno ed il suonare nella Banda è motivo
d'orgoglio per tutta la famiglia. A dirigere il Corpo Bandistico
è attualmente il maestro Daniele Marucci. Il sodalizio, di cui
è presidente Nicola Silauri, può contare su circa 25 suonatori
residenti in paese, fra cui molti giovani, che si spera riescano
a tramandare alle nuove generazioni la stessa passione loro,
dei loro padri e dei loro avi. Nel periodo estivo, la schiera
dei suonatori viene rinforzata dai santangiolesi emigrati che,
ritornando in paese, sono ben lieti d'essere ancora, sia pure
temporaneamente, tra le file della loro gloriosa Banda, orgoglio
e vanto del Paese. |
La scheda |
Direttore |
Daniele Marucci |
Presidente |
Nicola Silauri |
Sede |
piazza Mazzini
62020 Sant'Angelo in Pontano (MC)
Tel. 0733661533 |
E-mail |
nicola.silauri@tin.it |
URL |
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