| Società Filarmonica di Finalborgo |
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La Società Filarmonica di Finalborgo può vantare almeno due secoli di storia.
Si dice costituita nel 1826 ma la parte più antica del suo fondo musicale custodisce partiture datate tra il 1774 e il 1789 che furono eseguite nella Basilica di San
Biagio, cosa che implica la presenza di cantanti e strumentisti locali già in quegli anni. I documenti dell'Archivio Storico Comunale registrano la presenza a Finalborgo di "dilettanti" nel 1818, e di "filarmonici" a partire dal 1823, mentre il termine "Società", che individua un sodalizio stabile e organizzato, compare nel 1832 ed il primo "Statuto Fondamentale" risale al 1847. Tuttavia risulta chiaro che, dagli anni Venti dell'Ottocento in poi, amministrazione comunale e Società collaborarono strettamente per sostenere e sviluppare la vita musicale di Finalborgo.
La Filarmonica organizzava la Scuola gratuita di musica dotata di un Regolamento che stabiliva con precisione i compiti degli allievi mentre il comune assumeva (con apposito contratto) i maestri di musica a servizio della città e della chiesa, forniva al sodalizio un sussidio e una Sala per le adunanze, acquistava strumenti musicali e carta da musica, verificava il progresso degli allievi obbligandoli ad esibirsi con saggi settimanali.
Dal canto suo il maestro oltre a formare gli allievi di strumenti e canto, doveva prestarsi a tutte le funzioni sia pubbliche che private nelle quali fosse interessata la città, suonare gratis nelle "sinfonie" durante la rappresentazioni teatrali dei filodrammatici al Teatro Aycardi ("Commedia a pagamento, mediante una piccola
retribuzione") o quando vi fosse "Opera in Musica". L'Orchestra della Società Filarmonica interveniva poi durante le frequenti solennità e funzioni religiose che si tenevano nella Collegiata di San Biagio e nelle chiese del circondario.
Nel 1845 si decise di realizzare, servendosi unicamente delle risorse locali, un'opera in musica appositamente commissionata, L'Empirico e il Masnadierio su testo dell'avvocato Lazzaro Damezzani e con la musica di Giovan Battista Oldoini. La Gazzetta di Genova, pubblicò ben due articoli su questa rappresentazione, elogiando i finalborghesi e additandoli ai comuni della regione come esempio da seguire.
Tre anni dopo, nel 1848, nuovamente gli accademici filarmonici si diedero da fare per portare sulle scene dell'Aycardi, con le proprie forze, due opere di Donizetti: Gemma di Vergy ed il Furioso all'isola di S. Domingo. A tale scopo aprirono, il 28 novembre 1847, con formula tanto originale quanto simpatica, una sottoscrizione che permise di coprire le spese necessarie all'allestimento. Le partiture ed il vestiario furono affittati a Genova ed appositamente trasportati con una diligenza fino a Finalborgo.
Tra i maestri di musica che si succedettero alla guida della Società Filarmonica nell'arco di un secolo ne troviamo diversi che provenivano da Genova - con cui Finalborgo intrattenne stretti rapporti - come Francesco Verdini, e Luigi Gorini; Giovanni Sibone invece era nativo di Finalborgo. Nella seconda metà dell'Ottocento bisogna menzionare Federico Corradi, appartenente a una famiglia di stimati musicisti originaria di Porto Maurizio e poi attiva a Genova e nelle Riviere, che fu assunto a Finalborgo dal 1872 al 1887, dirigendo la banda, i veglioni e alcune stagioni liriche nel Teatro Aycardi senza trascurare 'insegnamento e componendo musica sacra e pianistica. Inoltrandosi nel Novecento, vanno ricordati ancora Napoleone Fantoni, Alfredo Masi e Vincenzo Margani. Sotto la guida di questi valenti maestri la Filarmonica vinse a più riprese importanti concorsi, nel 1888, 1895, 1898 conquistando infine il primo premio (su trecento corpi di banda) al IV Concorso Internazionale di Musica di Torino nel 1911.
Poiché nell'arco di due secoli il repertorio del Corpo Bandistico è notevolmente cambiato si è pensato con il concerto di questa sera di riproporre alcune musiche tratte dal repertorio storico della Società. Il programma comprende infatti il Passo di carica di Giovanni Sibone (maestro a Finalborgo dal 1837 al 1847, al
quale si deve la copia manoscritta di un Tantum ergo sconosciuto di Giuseppe Verdi ritrovato nel Fondo della Filarmonica), il Preludio Sinfonico di Simplicio Gualco e il Saluto a Finale Marina di Alfeo Buja (maestri attivi presso la Società Filarmonica di Finalmarina il cui fondo musicale, dopo lo scioglimento, in parte confluì in quello della consorella di Finalborgo) e tre pagine tra le più coinvolgenti del repertorio di ispirazione operistica: la Sinfonia della Norma di Bellini, l'Ouverture da Poeta e contadino di Von Suppé e il Prologo dal Mefistofele di Boito.
Pier Luigi Rosso. Nel 1986 vince il Concorso Nazionale per Baritono bandito dal Teatro dell'Opera di Genova, ed entra stabilmente a far parte della compagine corale del Teatro stesso. Docente di canto lirico e moderno presso la Filarmonica di Finalborgo, dirige il Coro lirico Genova Vocal Consort di Genova e la Banda Cardinal Cagliero di Varazze.
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