Banda Musicale "Enrico Romagnoli" |
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Fu un burbero professore di contrabbasso ad orchestrare una trentina
di suonatori più o meno improvvisati, inventando così,
nel lontano 1880, una banda musicale anche a Contigliano, un dignitoso
castello medioevale
appoggiato sui monti sabini, dirimpetto al più vistoso
Terminillo. Enrico Romagnoli, di cui la banda ancora oggi porta
il nome, da Bologna a Contigliano ci arrivò per caso ma
ci restò per quarant'anni: la sua scuola,nel fumoso teatro
del paese, sfornò fior di strumentisti, finiti quasi tutti
ad ingrossare le fila delle orchestre della vicina Roma.Ma a scuola
dal maestro ci si andava anche per imparare a leggere e a scrivere
nonchè,naturalmente, per entrare a far parte della banda
del paese. Il repertorio rigurgitava di melodramma e patriottismo:
Verdi e Puccini tenevano banco e sulla piazza di Rieti il complesso
musicale di Contigliano non temeva confronti. Poi vennero le guerre
e con esse un naturale ricambio generazionale nonchè l'avvicendarsi
sul podio di bacchette più o meno illustri. A far giustizia
tra le mille ambizioni e contraddizioni che attraversano la storia
di ogni banda musicale di paese che si rispetti ha pensato il
tempo, come sempre. E così, una manciata di anni fa, come
tre vecchi amici ci si è chiesti se in pieni anni 70 avesse
ancora un senso una banda musicale: insomma, non solo musica da
suonare ma pubblico da far divertire, giovani da far maturare,
vecchi da far ricordare...A questo interrogativo non possono rispondere
le parole ma un'esperienza.Anni di lavoro per ricostruire ed ampliare
un organico, la fatica e l'entusiasmo di misurarsi con partiture
sempre più ardue: musica classica e contemporanea, sacra
e profana: da Bach a John Lennon nei concerti della banda musicale
di Contigliano si è sentito di tutto. E poi il folklore
che la banda ha portato con se in giro per l'Italia: dalla vicina
Umbria alla lontana Sicilia, nelle serate di gala di prestigiosi
alberghi romani, sotto i riflettori della Rai e dietro i microfoni
della radio...Se in una storia che cambia pagina a velocità
sorprendente, la banda musicale reclama ancora piccoli spazi,
per sè e per chi non è ancora stufo di sbirciare
da un lato della strada per vederla passare. |
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