Corpo bandistico "Giuseppe Verdi" Parma |

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Come
per numerose bande musicali, anche il Corpo Bandistico di Parma
vanta radici antiche, dall'unificazione d'Italia con la Banda
della Guardia Nazionale fino all'inizio del secondo conflitto
mondiale, quando nella città di Parma si esibivano ben
cinque gruppi bandistici. Dal volume "Il fondo musicale
della banda della guardia nazionale di Parma" - Archivio
storico del Teatro Regio, 1993:
"Nel 1946 a Parma, su iniziativa del maresciallo Campanini,
già nell'anteguerra direttore di una banda militare e
poi da pensionato di un insieme di cittadini che suonavano in
un piccolo complesso privato, i suonatori dei vari corpi di
musica preesistenti si raccolsero in una associazione che dette
nuovamente vita a una banda, che si intitolò a Giuseppe
Verdi.
Pur fregiandosi dell'appellativo di "cittadina", essa
non aveva alcun collegamento con l'Amministrazione municipale,
che elargiva saltuari contributi, in cambio della prestazione
di qualche servizio in occasione di manifestazioni o ricorrenze.
La miseria dei tempi si rifletteva anche sull'abbigliamento:
unico distintivo era un cappello.
Nel 1951 il m° Campanini dovette ritirarsi per l'età
e le condizioni di salute: venne sostituito dal trombonista
Guido Dossena, un ferroviere che suonava anche nelle orchestre,
e che diresse il complesso fino a ottantatre anni, nel 1974.
Nel 1952, a loro spese i suonatori si erano forniti di una divisa
color carta da zucchero che un sarto locale aveva concordato
di fornire a 8.500 lire ognuno. Nel 1965 il Comune, in cambio
di un piccolo contributo fisso annuale, fece una convenzione
per 10 servizi all'anno, fornì le divise ai 45 suonatori,
e nel 1970 costruì un palco smontabile per la musica
in piazza. Dal ritiro di Guido Dossena è storia di oggi:
per vent'anni dal 1965 la banda ha avuto una sezione di majorettes,
uscite poi dal complesso con la scissione di alcuni strumentisti
nel 1985. I presidenti di questa associazione privata devono
essere anche suonatori nella banda, e nel dopoguerra si sono
succeduti Quirino Tanzi, Giuseppe Guareschi, Ferruccio Dall'Aglio,
il dottor Giuliano Bonani, il geometra Ercole Di Berardo, mentre,
dopo il Dossena, si sono succeduti sul podio, come direttori
della banda e docenti nella scuola di strumenti a fiato annessa,
i maestri Celestino Mora (1974), Francesco Porti (1976), Delvino
Sgarzini (1981), Daniele Carnevali (1985), Fasano (1988), Roberto
Lupi (1990).
Il complesso ha passato periodi prestigiosi ma anche momenti
di difficoltà, fino a quando nel 1985 ci fu, con l'impegno
del Maestro Daniele Carnevali, compositore bandistico di fama,
una svolta decisiva: la banda istituì uno stabile corso
di musica, che cominciò a dare presto ottimi elementi
da inserire in organico, prese il carattere di banda da concerti
e iniziò l'inserimento in organico di diplomati e studenti
del conservatorio di Parma, iniziò cosl un percorso di
crescita.
Nel 1990 anno in cui si stipulò una storica convenzione
economica e di collaborazione con il Comune di Parma, il Maestro
Daniele Carnevali lasciò il posto al Maestro Roberto
Lupi con il quale il Corpo Bandistico ha trascorso, fino al
giugno 2004, quattordici anni di sintonia e stabilità,
in questi anni abbiamo ampliato il repertorio e i generi musicali
eseguiti, riscuotendo successi di pubblico, nonché la
stima e la fiducia da parte delle Amministrazioni Comunali che
si sono negli anni succedute.
Dal giugno 2004, la direzione è passata nelle mani del
Maestro Alberto Orlandi, che immediatamente ha profuso un entusiasmo
coinvolgente e una professionalità di direttore apprezzata
da tutto il gruppo. Il Concerto di Natale 2005, registrato nella
Sala Verdi del Conservatorio "A. Boito" di Parma e
trasmesso da TV Parma, è un primo risultato tangibile
del suo lavoro, che sicuramente segnerà, con grandi traguardi,
la storia del complesso bandistico dei prossimi anni.
Gli elementi stabili del gruppo sono circa 40, in maggioranza
giovani con una numerosa presenza femminile. Il presidente,
nonché primo bombardino, é Aldo Falcettoni. |
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